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Astronomo, sommelier, appassionato di montagna e di videogames, quando posso mi diverto a parlare e discutere di politica.

"Caminante, no hay camino, se hace camino al andar"

lunedì 23 gennaio 2017

E' Trump il nostro vero nemico?

Alla marcia contro Trump si sono presentate milioni di persone. In tutto il mondo. In Italia, il nostro nemico è Salvini. In Francia, Le Pen. C'è qualcosa di profondamente sbagliato, nei nostri giudizi. E forse, di estremamente comodo. In tempi difficili, in assenza di proposte ragionate, i Trump fanno solo il loro lavoro: raccogliere le insoddisfazioni della gente, e darle una voce. Al solo scopo di ottenere il loro tornaconto, beninteso. E noi ci indignamo contro quelle persone che li votano. Non vedo troppa differenza con l'indignarsi con gli immigrati, come se la colpa della guerra fosse loro. E' comodo, avere un nemico. E se i colpevoli fossimo noi? Se le stesse milioni di persone fossero scese in piazza contro i democratici mesi fa, a suggerire ciò che il popolo che spera in un cambiamento vero e ragionato vuole, forse non avremmo avuto la Clinton come candidata democratica. E se anche fosse, probabilmente avrebbe saputo ascoltare la voce di chi è in perenne difficoltà e non vede una via d'uscita. E in Italia, la colpa è di Salvini? O se volete, di Grillo (ma mi riservo sul M5S una analisi più approfondita)? No. A mio avviso, la vera colpa è dei benpensanti di sinistra che si indignano per Trump ma sono il PD, le alleanze con Verdini, i jobs act, le strette di mano a Marchionne. Loro sono i nostri nemici. Gli altri fanno il loro lavoro, di populisti, di neo-fascisti e di avidi di potere. Essere di sinistra è sempre stato più difficile.  La stessa rabbia di queste ore dovremmo dirigerla verso una sinistra smarrita, che non sa proporre una economia alternativa, un modello socio-culturale stabile, etico ed equo. Se non si attua questo cambiamento culturale, ci ritroveremo ancora una volta a manifestare in piazza per chiedere al nuovo populista di turno di non comportarsi per quello che è. Come se la soluzione al global warming debba darla Trump. No, lui deve voler finanziare l'industria del carbone e del petrolio. E fa bene. Ma deve essere relegato a una minoranza ininfluente. E' nostro compito creare una economia alternativa, vincente e convincente, e che sappia rispondere alle esigenze della gente. E dobbiamo farlo velocemente, nel mondo globalizzato tutto gira con rapidità. In men che non si dica, un Trump qualsiasi siede alla casa Bianca. Manca poco, affinchè una Le Pen e forse un Salvini siedano sugli scranni più alti dei rispettivi Paesi

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