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Astronomo, sommelier, appassionato di montagna e di videogames, quando posso mi diverto a parlare e discutere di politica.

"Caminante, no hay camino, se hace camino al andar"

lunedì 29 gennaio 2018

Parliamo della ricerca scientifica in questa campagna elettorale

In questo articolo discuto dell'importanza di considerare la ricerca scientifica nel dibattito politico odierno. Troppo spesso dimenticata a favore di problematiche più di effetto e molto, molto meno di sostanza, ha in realtà un impatto sostanziale sul nostro presente e sul nostro futuro. Ne dovremmo parlare, tutti, molto di più.

martedì 16 gennaio 2018

Oggi si parla di Terra piatta e vaccini pericolosi, ovvero del nuovo Medioevo che avanza. Trovate il blog sull'Huffington post a questo link

mercoledì 10 gennaio 2018

La relatività dei dati ISTAT sull'occupazione

I numeri sono per loro natura oggettivi, ma la loro interpretazione spesso non lo è. In questo post, dal blog dell'Huffington Post, discuto di una interpretazione differente dei dati sull'occupazione presantati ieri dall'ISTAT.

domenica 7 gennaio 2018

Stanno già preparando l'elettorato al Nazareno Bis...

E' iniziata la campagna elettorale, ovvero sono iniziate le interviste volte a far lentamente abituare l'elettorato a quella che sarà la realtà post 4 marzo, inevitabilmente (e maliziosamente?) predisposta dalla legge elettorale detta Rosatellum: una "grande coalizione" tra Renzi e Berlusconi, che spiega senza troppe difficoltà perchè la legge è stata votata sia dal Pd che da Forza Italia in tempi strettissimi, e senza consultare il Parlamento  ma passando per la fiducia.

E' difficile altrimenti giustificare perché a domanda esplicita al Ministro dell'Economia, Padoan, "E' possibile quindi un Governo PD- Forza Italia?", la risposta sia stata "In un quadro di grande incertezza non si può escludere nulla".

E nello stesso giorno leggere in un editoriale sul Sole24Ore, giornale che notoriamente esprime i desiderata della confindustria cui interessa la stabilità più di ogni altra cosa, che queste elezioni si giocheranno tra due fronti, quello degli anti-europeisti (identificati dall'editorialista Sergio Fabbrini nel M5S) e quelli Europeisti, ovvero "eredi dei Governi di coalizione che si sono succeduti in questa legislatura". Governi di cui ne vengono tessute le lodi in maniera neanche troppo celata, per esempio notando la "competenza del personale politico messo in campo". Competenza? Quale? Quella di Ministri che firmano leggi incostituzionali, per fare un esempio?

In questo gioco a perdere, a nome della necessaria stabilità, si andrà a votare con una legge elettorale che per garantirla imporrà necessariamente il ricorso alle grandi intese, o al Nazareno Bis se preferite.

Per questo, la richiesta del voto utile è forse la più meschina che i due "grandi" partiti Pd e Forza Italia potranno fare nelle settimane a venire. Più loro si rafforzeranno, più la loro intesa sarà necessaria. Con buona pace di Salvini che ha chiaro questo meccanismo, e sta cercando di inchiodare Berlusconi ad un angolo per evitarlo (ovviamente senza successo).

L'alternativa c'è. Dare più peso possibile alle "ali", in questo caso Fratelli d'Italia da una parte e Liberi e Uguali dall'altra, e forzare, rispettivamente, Forza Italia e Pd ad assumere posizioni meno "centriste" (leggi: convenienti), e più radicali, e magari tornare a fare politica parlando anche di ideologie intese come di visione del futuro del Paese, e non solo lavorare per possibili e malcelati inciuci.

A tutto questo, si aggiunge il jolly dei 5Stelle. Con questa legge da soli non potranno mai Governare, e un Governo di minoranza è la loro unica speranza. Questo ovviamente se l'appello al voto utile non darà gli effetti sperati, e se saranno in grado di creare alleanze con partiti di minoranza (cosa che ora, non a caso, il loro nuovo statuto permette). Con chi però? E qua emergerà finalmente un vincitore nella lotta intestina tra le due anime del Movimento. Che "non è né di destra né di sinistra". E invece dovrà prenderla, una delle due direzioni, se avrà la possibilità di Governare.

Io, personalmente, mi auguro che finalmente lo Ius Soli venga votato nella prossima legislatura...

venerdì 5 gennaio 2018

I sacchetti biodegradabili e il tracollo della fiducia nella Politica

Mi sento di spendere anche io due parole su questa, a tratti ridicola, battaglia sui sacchetti biodegradabili.

La norma prevede, è bene ricordarlo, che tutti gli esercizi commerciali utilizzino solo e soltanto sacchetti biodegradabili, al posto delle solite, e superinquinanti, buste di plastica. E fin qui probabilmente tutti d'accordo (mi auguro): la plastica è uno degli inquinanti maggiori dei nostri mari e del nostro pianeta in generale, con conseguenze a volte devastanti per la nostra stessa salute.

Il nodo è che questi sacchetti saranno a carico degli utenti. Per una spesa media di 1-3 centesimi a sacchetto, per un totale di circa 10-15 euro l'anno a famiglia.

L'ammontare sembra ridicolo, eppure ha generato un putiferio in rete e una serie di, chiamiamole, "fake news", compresa quella di accusare una ditta perché avrebbe come capo una "amica di Renzi", tale signora Catia Bastioli. Ora, io non so se questo sia vero o no, ma nello specifico mi interessa poco o nulla. La signora Catia ha creato la sua azienda, la Novamont nel 1990 ed è azienda leader Europeo nella produzione di sacchetti biodegradabili. Dovremmo esserne orgogliosi, e basta.

Data la loro importanza nel combattere l'inquinamento terrestre, io mi auguro fortemente che tali normative vengano attuate ovunque nel mondo, e che le aziende che si occupano di green economy acquisiscano via via una quota di mercato sempre maggiore rispetto, ad esempio, alle aziende che producono plastiche ben più inquinanti.

Per una volta, voglio immaginare che non ci siano stati favoritismi da parte del Pd di Renzi, in questa storia. E a favore di questa tesi va che la legge fa parte dell'adeguamento ad una normativa Europea del 2015 per cui l'Italia era già sotto una procedura d'infrazione dal Gennaio 2017.

Allo stesso tempo però, non si può negare le enormi responsabilità della politica in questa storia.

La norma in questione è stata approvata ad Agosto 2017, quando il 90% degli Italiani è in vacanza e, comunque, nessuno ne ha saputo nulla sui mezzi di informazione. Ci si è ritrovati, da un giorno all'altro, con la normativa applicata negli esercizi commerciali.

Quello che sta accadendo è l'inevitabile conseguenza di anni di fake news da parte della politica, di quelle che fanno male ad un Paese. Come ci si può fidare di un Governo che vota con la fiducia leggi che dovrebbero essere discusse in Parlamento? O di un Governo che per un anno si è occupato di una Riforma Costituzionale costruita in modo da essere subordinata ad una legge elettorale, l'Italicum, peraltro incostituzionale? Senza contare che chi votò Pd nel 2013 mai, e dico MAI avrebbe accettato anni di Governo con gente come Alfano o Casini, per poi ritrovarsi la Lorenzin a supporto del futuro Pd stesso.

O come fidarsi di un Parlamento dove i cambi di casacca hanno raggiunto record non invidiabili in questa legislatura? O dove si salvano Senatori dalla decadenza, dando un segnale ai cittadini che quello che conta davvero è solo la spartizione del potere?

E la situazione non sembra migliorare...come discutevo in questo altro post, i quattro maggiori partiti si sono già lanciati in improbabili promesse elettorali, che sanno non potranno mai mantenere.
 Questa storia dè quello che accade quando si perde completamente la fiducia nelle istituzioni, e ci si ritrova senza un briciolo di comunicazione da parte della politica con la norma in testa da un giorno all'altro. Come si può più pensare che non ci sia malafede, anche quando magari, effettivamente, non ce ne sta?

La politica deve capirlo, e possibilmente attrezzarsi contro la deriva che ha intrapreso: si è rotta la corda della fiducia, di natura molto flebile. E qualunque azione intrapresa, verrà inevitabilmente, e forse anche giustamente, interpretata come faziosa.

La storia dei sacchetti biodegradabili sembra la favola di "al lupo al lupo"...che non finisce affatto bene. Se la politica non si muove verso un deciso cambio di passo, e di ascolto, rischiamo di essere tutti divorati dal lupo del populismo...


mercoledì 3 gennaio 2018

Promesse elettorali e l'Italia che sarà

Una riflessione sulle promesse elettorali dei maggiori partiti italiani, e su come vorrei fosse impostata una sana campagna elettorale: ne discuto nel blog dell'Huffington Post