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Astronomo, sommelier, appassionato di montagna e di videogames, quando posso mi diverto a parlare e discutere di politica.

"Caminante, no hay camino, se hace camino al andar"

domenica 17 marzo 2013

Il voto del M5S al Senato e' il preludio di un'alba dorata all'italiana

Se si vede uno spiraglio verso la Terza Repubblica, inutile negarlo: dobbiamo ringraziare Grillo. I presidenti di Camera e Senato avevano nomi gia' scritti nell'Italia di gattopardesca memoria. Franceschini/Finocchiaro, forse Monti o Schifani...in base agli equilibri post-voto. Per fortuna un sussulto d'orgoglio degli Italiani, aiutato dalle abilita' comunicative del duo Grillo-Casaleggio, ci ha salvato da una nuova alba dorata alla greca e ha sparigliato le carte in un tavolo ormai ammuffito. E ora tutti hanno paura. Il pdl di non contare piu' nulla, grazie alle folli conseguenze della legge elettorale da loro tanto osannata anni fa. Il pd di non vedere salvaguardate le dovute poltrone ad una borghesia benpensante e radical-chic, cosi lontana dalla realta' di oggi. Va dato merito a Bersani di aver con forza portato avanti una linea post-elettorale chiara: se non vogliamo saltare tutti, dobbiamo guardare a Grillo. E per farlo si devono lanciare segnali forti. E' grazie ai no di Grillo che dopo un presidente di Camera post-fascista ed uno di Senato sospettato di collusioni mafiose, che il panorama nostrano vede una nuova alba dorata in salsa margherita. Una paladina dei diritti civili, ed un ex-magistrato procuratore capo antimafia. Mi piace pensare che il pd abbia giocato queste carte per paura, una classe dirigente vecchia di venti anni che non ha voluto ne' saputo rinnovarsi, messa all'angolo deve salvare la pelle. Ma avrebbe potuto farlo con una larghissima intesa,  con l'ormai famoso inciucio dalemiano. Non c'e' stato nulla di tutto questo, almeno finora. Un grazie a Bersani per una scelta di controtendenza, finalmente. Per aver usato la propria paura per rinnovarsi e non per chiudersi. Attenggiamento progressista e non conservatore. Un grazie ancora piu' grande al Movimento che ha imposto un cambio di rotta che il pd ha scelto di accettare e non rifiutare. Se il rinnovamento del pd passasse per Laura Boldrini e Piero Grasso (casualmente esponenti non del pd...), e non per Renzi, il popolo di sinistra ringrazia. Finalmente si vede un cambiamento. E nella direzione auspicata.  Grillo non arrenderti, non fermarti. Possiamo avere finalmente una sinistra moderna, grazie a te. E neanche troppo paradossalmente. Il voto secondo coscienza del M5S per l'elezione del presidente del Senato merita rispetto.  Davanti ad un possibile colluso per mafia e ad un procuratore antimafia...come si puo' non riconoscere la veridicita' del detto "due pesi due misure"? Non sara' stato facile per i grillini, ma ci hanno regalato per la prima volta una, vera, pagina nuova di storia italiana. Che spero duri il piu' a lungo possibile. E lo fara', se tutti contribuiremo a  mantenere vivo questo cambiamento. E', in fondo, lo spirito di un movimento votato dal 25% degli italiani.

giovedì 14 marzo 2013

Un Papa conservatore e dal passato poco ammirevole? La Chiesa forse ci salva da se stessa

Premetto che il mio e' il pensiero di un agnostico, e in quanto non tale non ho ne'  l'interesse ne' le prerogative per giudicare il nuovo Papa nella sua veste di pastore della Chiesa. Ho pero' molto piu' interesse nei risvolti politici e sociali del suo operato, e soprattutto del suo passato. E' presto ovviamente per giudicare il suo mandato, ma non per avere delle previsioni basate sulla sua storia. E' questo infatti il primo papa eletto nel pieno dell'era 2.0, dove raffiche di tweet e messaggi ne hanno diffuso immagini e storia con una rapidita' senza precedenti. E questa storia ci racconta di un Papa probabilmente colluso con un regime militare, e di un Papa fortemente "tradizionalista" e conservatore nei confronti della libera coscienza di amare. E questo ha generato una ondata di scandalo e perplessita'. A me, personalmente, fa invece piacere. Anzi mi spingo oltre, e avrei probabilmente preferito un Papa ancor piu' tradizionalista e, se possibile, su posizioni ancora piu' conservatrici. La collusione tra potere temporale e potere spirituale nella Chiesa e' ancora altissima, e le sue ingerenze in campo politico e sociale, non solo rivolte ai suoi fedeli, sono una lista senza fine, in Italia e non solo. Basti pensare che in America non c'e' sondaggio che non confermi che un candidato Presidente deve avere un orientamento religioso ben preciso, se vuole avere speranze di successo. E cosa puo' scalfire questo abuso di potere temporale, questa ingerenza in una legislazione che, costituzionalmente, non gli spetta di diritto? 2000 anni di storia non sono bastati, e semmai hanno radicato le ingerenze a normale prassi. Forse allora, in tempi di cambiamento sociale cosi veloce, 2.0 lo definirei, forse sara' proprio la Chiesa a salvarci da se stessa. Se la sua guida spirituale avesse davvero un passato di cui provare politicamente vergogna, se le sue posizioni assolutiste andranno inevitabilmente a scontrarsi con il dirompente "relativismo" (non a caso Ratzinger, grandissimo teologo conservatore, ammoni' contro tale rischio gia' dai suoi primi giorni di papato, conscio dei rischi che avrebbe comportato per la Chiesa l'allegerimento di dogmi assoluti)...allora forse avverra' quel che io, personalmente, auspico da anni: una Chiesa pienamente libera di dettare dogmi e indirizzi morali ai suoi fedeli...ma con sempre meno peso politico e influenza negli Stati laici di cui diventera' una delle molte componenti spirituali, al pari delle altre e senza nessun privilegio. Speriamo che questo Papa sia davvero conservatore, e forse anche piu'. Personalmente, da cittadino agnostico italiano, ne trarrei tutti i vantaggi.

venerdì 8 marzo 2013

Il Movimento 5 Stelle e l'inizio della democrazia 2.0

In queste ultime settimane, quando i partiti cosiddetti tradizionali si sono accorti del fenomeno a 5 stelle,  ho visto Beppe Grillo etichettato in ogni via possibile: dal fascista/fascistoide (Bersani e Franceschini), al comunista (Berlusconi e Alfano, ovviamente). Non mi stupiscono queste prese di posizioni dei partiti...avevano, e a ragione, paura di perdere parte dell'elettorato, soprattutto del meno "moderato". Per recuperarlo, quale via migliore che etichettare il "nuovo nemico" evocando gli spettri storici di ogni rispettiva coalizione? Ecco, qui sta l'errore. Grillo non e' il vecchio: e' l'inizio di un cambiamento la cui portata stenta ancora ad essere compresa, perche' ancora stentiamo a capire tutta la forza sociale della rete. "Anche il fascismo nacque su basi populiste intercettando il malcontento della gente". Vero. Ma Mussolini fece la sua fortuna promulgando messaggi su uno dei blog piu' visitati al mondo? O mandando twitter al popolo? Non sappiamo dove il Movimento 5 Stelle si dirigera'...ma sono certo che apre una vera novita' nel concetto di fare politica (se, come mi auguro, rimarra' fedele alla sua impostazione web-centrica): non c'e' una direzione fissa...ne' una ideologia unica. Sara' il dibattito animato dalla rete, accesso da Grillo o dalle circostanze, a dare delle risposte. Senza pregiudiziali. Per questo e' necessario pero' un cambio di passo, spesso suggerito da Grillo stesso: si DEVE partecipare al dibattito. E' la partecipazione l'anima della politica 2.0, di tutti. E' la rete che garantira' il passaggio da democrazia rappresentativa, con tutte le storture create in questa fine esistenza, alla democrazia partecipata. Il Movimento 5 Stelle e' l'inizio della Democrazia 2.0, come in forma simile lo sono i Pirati in altre Nazioni. E' una realta' ancora acerba, come inevitabilmente lo e' ogni realta' di portata storica alla sua nascita. La differenza e' che possiamo stare alla porta ad aspettare che maturi, o essere noi stessi a darle le cure che riteniamo piu' opportune per farla crescere sana e robusta. Per avere una realta' 2.0

sabato 2 marzo 2013

M5S...dove porta attaccare Vendola ed il PD?

Sappiamo tutti il valore e la dignita' dei cosiddetti politici di professione, da Vendola a Berlusconi, passando per Bersani. Non a caso il Movimento e' il primo partito alla Camera. Ora, pero', proprio per questo si impone una presa di coscienza e di consapevolezza di cui dobbiamo dimostrare di essere capaci. Non dobbiamo e non vorrei scendere a compromessi con nessuna forza della seconda repubblica. Ma abbiamo il dovere di risollevare le sorti di questo paese e di dare, finalmente e per la prima volta nella storia delle repubbliche, voce al popolo all'interno degli organismi di governo. Non trovo l'utilita' di ricordarci chi e' Vendola, o Bersani, o Berlusconi. Ripeto, per questo parla da se' il 26% del M5S. Il resto sono chiacchierce inutili. Il PD ha la maggioranza alla Camera, questo e' un fatto (figlio di una legge che cambieremo). Come e' un fatto che non la hanno al Senato. E se il M5S gioca bene le sue carte, nessuna, NESSUNA legge passera' senza il vaglio del M5S, del popolo, di noi. Vorrei un cambio di passo dal Movimento. Basta attaccare i leader che, ormai, hanno perso. E' ora di avanzare le nostre proposte a loro, se non hanno intenzione di tornare al voto domani. E questo non lo vorrebbero. E, mi auguro, al di la di giochi di ruolo, non lo voglia nessuno neanche nel Movimento, alla luce delle difficolta' in cui versa il Paese oggi. Si deve prendere una decisione per il Senato, e di riflesso per l'Italia. E decidere e chiarire su quali basi. Questo e' l'unico dibattito che vedo costruttivo. Attaccare ieri il PD e oggi Vendola...dove porta, ormai?