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Astronomo, sommelier, appassionato di montagna e di videogames, quando posso mi diverto a parlare e discutere di politica.

"Caminante, no hay camino, se hace camino al andar"

mercoledì 21 marzo 2018

Il coraggio che servirà alla sinistra per ripartire

Serve una presa di coscienza, a sinistra, dell'incoerenza in cui si è vissuto in questi anni. Che la ha relegata all'inconsistenza, lasciando spazio ai populismi. E per ripartire servono coraggio, ed idee adatte alla realtà in cui viviamo:

https://www.huffingtonpost.it/alessio-traficante/e-il-momento-di-una-nuova-sinistra_a_23388310/?utm_hp_ref=it-blog

giovedì 1 marzo 2018

Perché il 4 Marzo voterò per Liberi e Uguali

Sarà la nuova, orribile legge elettorale, o forse l'eredità della peggior classe dirigente a mia memoria, con un numero di cambi di casacche, leggi incostituzionali e referendum falliti degni di perfetti incompetenti e opportunisti...ma mai come quest'anno la campagna elettorale mi ha lasciato con un vuoto di messaggi, idee e proposte.

Eppure, un voto lo esprimerò. Innanzitutto perché nelle elezioni nazionali non esiste il quorum. Se anche andassero a votare 1000 persone, al netto degli appelli del Capo dello Stato e di lacrime di coccodrillo dei leader, il voto sarebbe tanto valido quanto se andasse a votare il 100% degli aventi diritto.

E non voglio, né posso pensare che non mi assuma la mia responsabilità. Nel senso che voglio sentirmi responsabile di ciò che accadrà dal 5 Marzo in poi. Troppo facile lamentarsi, altrimenti, se non si è almeno provato a migliorare la situazione. Argomento che dovrebbe valere in generale, e spingere tutti ad essere parte attiva delle decisioni politiche anche oltre le elezioni...ma OK, questo è un altol punto.

Per chi votare, dicevamo. Allora, in ordine: innanzitutto, non considero neanche una opzione possibile la coalizione di centro-destra. Non saprei davvero dove cominciare a screditarli...ma bastano le loro parole, le loro proposte, e più in generale basta un minimo di memoria più lunga di 5-6 giorni. Ecco, se Dory di "alla ricerca di Nemo" volesse votare per il centro-destra, forse, capirei...altrimenti no.

Il Pd, non posso. Non riesco. Non solo per la manifesta incapacità di alcuni suoi esponenti di punta (una legge elettorale incostituzionale...pensata per sostituirne una che era incostituzionale...ne vogliamo parlare in questi termini?), ma soprattutto per la deriva ormai incontrollabile verso destra. E penso a riforme come il Jobs act che non ha pensato a creare dei sani meccanismi di reinserimento nel mondo del lavoro, ma solo favorire la flessibilità e i licenziamenti. E penso agli accordi con Verdini, o alle alleanze con la Lorenzin. Che sì è quella dei vaccini. Ma non ci dimentichiamo mai che è anche la stessa dei manifesti a sostegno del family day. Eppoi c'è +Europa. E' stata bravissima la Bonino a rivendersi come "di sinistra". Ma non si possono dimenticare le sue alleanze con Berlusconi, o le sue politiche ultra-liberali che nulla dovrebbero avere con uno Stato sociale a cui io, idealmente, ambirei.

Il M5S è stata per diverso tempo la mia opzione. Avevo bisogno di credere in un cambiamento, che portasse una politica diversa. Mi è stato spesso fatto notare che le competenze sono fondamentali, non ci si improvvisa politici da un giorno all'altro. Condivisibile...anche se speravo si sbagliassero. Ma nei posti dove sono stati messi alla prova, ammetto che queste obiezioni erano e sono valide. Senza contare che il non essere né di destra né di sinistra ha stancato. Non posso votare chi fa dell'ambiente un punto del programma...ma con gli immigrati ha una posizione quantomeno discutibile.
 
 Liberi e Uguali, quindi. OK, votare convintamente un Partito oggi è difficile. Diciamolo, onestamente. A me votare per D'Alema non mi rende felice. Però, votare per un Partito che ha come leader Grasso invece si. Che ha al suo interno candidati che parlano di ricerca pubblica, si. Quanto del loro programma sarà davvero applicabile? Non lo so, poco probabilmente. Ma almeno rappresentano la visione dello Stato che a me piace immaginare. Non completamente, credo che con il tempo la sinistra abbia peccato di conservatorismo: non sa più parlare al futuro, e rimane incastrata in un perenne ricordo del tempo che fu. Ma i principi, almeno, sono condivisibili. E su quelli poi la politica reale dovrà trovare un equilibrio, ma sempre meglio che partire già nella direzione contraria.

A valle di queste riflessioni più generali, poi, ne considero una di tipo più pratico: il funzionamento della legge elettorale. La quale permetterà di esprimere una maggioranza solo a delle coalizioni che, al momento, sono tutte da scrivere.

Sperando che la stragrande maggioranza degli italiani, in un sussulto di orgoglio, non consideri plausibile la coalizione di centro-destra, alcuni dei scenari plausibili, lista assolutamente non completa per non scrivere un libro solo su queste fantapolitiche, sono:

Pd+Forza Italia: questo è il sogno del duo Renzi Berlusconi, su questa alleanza è stata disegnata l'attuale legge elettorale. Personalmente, è una delle accoppiate peggiori dopo quella di centro-destra. Nel nome della grande coalizione, necessaria a non spaventare mercati ed Europa, non usciremo dal Paese che ha il peggior PIL d'Europa grazie alle politiche scellerate e a cortissimo raggio di questi due partiti. La combinazione sarebbe esplosiva. Un trionfo narcisistico fine a se stesso, senza idee e senza futuro.

M5S + Lega: questa alleanza è da temere quasi più di quella originale di centro-destra. Il populismo trasuderebbe da ogni angolo, e l'Italia morirebbe dal nulla che potrà trarne, ma sicuramente senza immigrati a rubarci il lavoro che non avremo.

M5S+transfughi PD + LeU: questa è la coalizione che mi auguro possa vincere. Obbligherà il M5S a fare, finalmente, una scelta di destra o di sinistra. Ma richiede due risultati importanti: il PD sotto il 20%, e quindi un PD al collasso che lascia Renzi e il suo giglio magico isolato, magari a cercare un appoggio in Forza Italia, e i transfughi a cercare una alleanza con il M5S. E, al tempo stesso, è necessario che LeU arrivi ad avere una percentuale consistente, determinante all'alleanza. Per spostare il peso specifico a sinistra. Il vero voto utile, in questo scenario, è quello a Liberi e Uguali. non certo al PD.

Alla luce di queste combinazioni, e di quello che ritengo il futuro più giusto per un Paese che deve uscire da una crisi devastante, voterò Liberi e Uguali. Per molte delle loro idee, perché abbiano un peso significativo in una eventuale alleanza.

E buon voto a tutti!