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Astronomo, sommelier, appassionato di montagna e di videogames, quando posso mi diverto a parlare e discutere di politica.

"Caminante, no hay camino, se hace camino al andar"

lunedì 22 aprile 2013

Napolitano, bel discorso. Ma non si cancellano con poche parole 7 anni di pessima Presidenza

Il discorso integrale del Presidente della Repubblica e' ineccepibile. Belle parole, concrete, chiare (se escludiamo i faziosi attacchi al Movimento, ma tristemente comprensibili nella protezionistica della sua nomina). Belle parole che non possono ne' devono pero',  per giustizia nei confronti dell'Italia, cancellare cosa e' stato l'ultimo settennato di Napoletano. Richiamare i partiti a non auto-assolversi, "sferzarli" come dichiara qualche giornalista, non risolve il problema alla radice: si puo' chiedere a chi ha ciecamente e sordamente costruito questa casa d'argilla negli ultimi venti anni, agli stessi muratori che pian piano aggiungevano strati di nulla uno sull'altro, di riconoscerne oggi la debolezza e gli errori? No, non si puo'. Non si puo' soprattutto per un motivo: i cittadini hanno detto basta. E il Presidente della Repubblica ha il dovere di rappresentarli. Prima ancora di rappresentare l'interesse dei singoli deputati che non sono, nella nostra democrazia non-rappresentativa grazie alla legge elettorale che conosciamo, espressione diretta degli interessi di un popolo. Questo Napoletano, ed i partiti, lo sanno bene. E vederli sempre piu' arroccati in se stessi, non curanti di un disprezzo crescente e irrefrenabile, fa quasi tristezza. Dalla rabbia di sabato, sono passato ad un senso di pieta', di fronte a questi falsi potenti asserragliati, chiusi, impauriti che non sanno piu' come proteggere quel poco che hanno illecitamente guadagnato contro una rabbia montante. Grazie a Grillo ed a Rodota', che non hanno accettato che questa rabbia sfogasse nella piu' naturale delle violenze in piazza, ma si manifestasse pacifica in un dissenso urlato e, ovviamente, non ascoltato. Il gattopardo ha vinto ancora ed un branco di impauriti e poco furbi leaderismi ci guidera' per qualche mese ancora. Ed a sorreggere la struttura d'argilla contro lo tsunami della realta' che sempre piu' prepotentemente arriva, un "presidente di tutti" (ma tutti chi?) cui riassumerei brevemente alcuni passaggi storici del suo scorso settennato, che e' sempre bene tenere a mente quando si pensa a re Giorgio come al salvatore d'Italia. Ringrazio il mio amico e collega Massimo De Luca per il breve, ma intenso, riassunto:

- Ha nominato senza fare un fiato un ministro (Romano) mentre era indagato per mafia,
- ha firmato subito per lodo Alfano e legittimo impedimento,
- ha osteggiato in vari modi De Magistris,
- ha fatto pressioni per tirar fuori Mancino dalle indagini Stato-mafia,
- ha fatto distruggere le intercettazioni telefoniche che lo riguardavano,
- ha dato tempo a Berlusconi, dopo una crisi di governo, di comprare i cosiddetti "responsabili",
- ha spinto sempre e comunque per accordi pd-Berlusconi (nominando saggi del calibro di Violante e Quagliarello),
- ha sostanzialmente giustificato l'irruzione dei berlusconiani al tribunale di Milano,
- non ha mai speso una parola a favore dei magistrati attaccati vergognosamente,
- ha concesso la grazia ad un agente della CIA, per di piu' latitante, accusato di aver rapito una persona in Italia per farla torturare in Egitto.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Trovo che se si giudica qualcuno su competenze che, effettivamente, non ha e non può avere, si finisce per deragliare e non dare il giusto peso alla verità.
Lungi da me voler difendere Napolitano, ma, oggi, un presidente della Repubblica, può poco di fronte a leggi che gli vengono presentate. Può rispedirle indietro, ma una volta: può mettere in luce ciò che non va... E l'ha sempre fatto.
Esempio, è la legge elettorale.
Detto questo, anche io vorrei chiudergli tante cose, del suo settennato, il caso intercettazioni per esempio, ma anche del suo passato, vedi dichiarazioni sui carro armati ( a Praga???) nel 1956.... Però non condivido lo slogan ormai rimbalzante ovunque del suo non essere il presidente di tutti.
Perché?
Se giudichi in un modo uno, devi giudicare tutti all o stesso modo. Rodotá sarebbe stato di tutti perché votato da un numero di iscritti ad un sito ancora non conosciuti e comunque minore di 50 mila unità? Secondo quale logica?
Se poi vogliamo andare fino in fondo, anche il Movimento ha eletto i suoi deputati con questa legge elettorale.
Ma dico tutto questo non per attaccare qualcuno e difendere altri: per me è un bene che il Movimento sia in Parlamento, e poteva andare bene anche Rodotá al Quirinale, tanto sono sempre della stessa area, anni luce distante dalla mia, ma per fortuna non mi fermò a quello per giudicare una persona.; però i messaggi devono passare chiari....altrimenti si continua a perseverare nella confusione e non si costruisce nulla.
Avere la presunzione di credere che solo io, la mia parte, il mio ideale, possono fungere da fondamenta per qualcosa di migliore... Beh, non lo trovo il miglior sistema per costruire. È un po' quello che in altri periodi e con altri protagonisti è successo in Italia... Una presunta superiorità culturale della sinistra che ha tagliato fuori prima che dal parlamento dalla dialettica civica una grossa area politica, tacciata, superficialmente, fascista, a prescindere, prima ancora di ascoltare.
Oggi si rischiano gli stessi passaggi: condannò chi taccia la novità del movimento con disprezzo e chi li definisce burattini... Allo stesso tempo, non approvo questa presunta superiorità intellettuale di cui si circondano tracciando una linea tra ciò che è bene (loro) e ciò che è male ( il resto).
Anche perché, ora si parla tanto dei giornali che non mettono in evidenza....beh lo fanno poco anche sulle "marachelle" loro... Mi sembra piuttosto strano che chi pretende di rinnovare la democrazia, si permetta di epurare un proprio senatore perché andato in Tv. Ma come, non si contestava a Berlusconi di essere un capo padrone? Inoltre, una volta eletto, un deputato è del popolo italiano, non di un movimento e/o partito, vale per tutti!!!!
Per me, tutta la vicenda, nonostante abbia portato ad una non elezione del proprio candidato, è stata gestita alla grande dai 5 stelle, soprattutto perché ha smascherato il bluff PD, partito nato solo ed esclusivamente per andare contro, senza un progetto da perseguire e su cui impegnare forze e competenze. Ma presunte "sconfitte" non devono essere tacciate sempre e solo come inciuci degli altri... Si lavori, onestamente, per smascherare e per dare nuovi presupposti e paletti alla politica, anche a partire dalla dialettica, uno degli strumenti che più gravosamente ha inciso sul malcostume della nostra politica degli ultimi 20 anni.

Alessio Traficante ha detto...

Condivido buona parte del tuo intervento, a parte alcuni passaggi politici in particolare relativi al Movimento...ma vado con ordine:

non credo sia possibile avere un presidente di unita' nazionale se con queste parole si intende una persona che racchiuda e difenda idee spesso contrapposte come quelle di sinistra, destra e centro. C'e' pero' una carta che dovrebbe essere sottoscritta da ogni rappresentante politico, che e' la Costituzione. E chi parla nel rispetto della Costituzione incarna (o dovrebbe farlo) l'unita' nazionale. Quindi, a mio parere, un Presidente dovrebbe essere un esperto Costituzionalista e ispirato ai valori della Carta piu' di chiunque altro. Questo e' il motivo principale del perche' avrei preferito Rodota', e del perche' il mio voto nel Movimento e' andato ad Imposimato.

La presunta superiorita' intellettuale del Movimento gli e', purtroppo o per fortuna, dovuta e riconosciuta per colpa unica della irresponsabile classe politica che ci (non)-guida da 20 anni a questa parte.


Per quanto mi riguarda non e' un problema un accordo, in tempi di crisi, tra due partiti anche contrapposti. Non ci vedo nulla di male se centro-sinistra e centro-destra si siedono ad un tavolo e cercano di conciliare le loro posizioni su temi economico-finanziari. Il problema vero e' la "destra" di oggi. Che ha saputo rinnovarsi forse meno della sinistra. Finche' i problemi della destra sono le intercettazioni, i legittimi impedimenti o i giudici comunisti non posso immaginare come sedermi ad un tavolo e discutere soluzioni. Queste non sono posizioni degne di nessuno schieramento, e non meritano un dialogo tantomeno in tempo di crisi. E mi piacerebbe discutere con esponenti di destra che sottoscrivono questa posizione. E con loro sedermi eventualmente a tavolino per aprire un dibattito su come uscire dalla crisi. Sapendo che si parte da posizioni diverse, ma volendole conciliare. Finche' l'interlocutore ha tra i suoi grandi elettori gente come Giuseppe Scopelliti, che dichiarano "se fosse vera la notizia di una candidatura della Cancellieri io questa volta sarò un disobbediente. La Cancellieri non la voterò mai. Chi ha calpestato la dignità di una parte della comunità nazionale non può certamente avere il mio voto". Dichiarazione fondata sullo scioglimento per contiguità mafiose del comune di reggio calabria...mi spieghi come posso sedermi a quel tavolo? A questa gente io non posso, ne' voglio stringere la mano.

E' ovvio che chi si contrappone a questa visione, per non parlare delle derive leghiste, si ritrova immancabilmente a sinistra. Ed e' altrettanto ovvio che non solo non si rispecchia nel PD, ma anzi si ritrova senza un partito di riferimento che incarni valori di onesta' e giustizia. Perche' questo ha creato il berlusconismo: onesta' e giustizia a sinistra, mafia a destra. Non e' così? Certo che non e' cosi, in generale. Ma quando la destra ha avuto l'opportunita', mesi fa, di girare pagina ha preferito ripiegare su Berlusconi, non ha ammesso altra visione della destra. A poco contano i Fratelli d'Italia e Fini, se insieme arrivano al 2%.

Alessio Traficante ha detto...

Ultimo punto ma il piu' importante per quanto mi riguarda, sul Movimento. Questa novita' che raccoglie in primis gli scontenti di sinistra tra i suoi attivisti (non tra i votanti), ed e' stato chiarissimo dai nomi usciti alle quirinarie), e' un problema per l'apparato come lo conosciamo. Stampa compresa, e te lo spiego con un esempio evidente: io sono in parte nel Movimento ed ho provato a seguire il dibattito piu' da vicino per quel che riguarda l'epurazione del senatore Marino Mastrangeli. Innanzitutto, tra i principi fondanti il Movimento c'e' la non-partecipazione a nessuna forma di talk-show. Intendiamoci non sto dando giudizi, ma questo e' un punto del Movimento, e penso che un senatore debba saperlo, piaccia o meno. Secondo, Mastrangeli ha partecipato non una ma due volte alla stessa trasmissione (peraltro dalla D'Urso...fosse almeno andato da un giornalista ;) ). Senza pero' discuterne prima con il Movimento, visto che e' regola interna del Movimento stesso chiedere sempre l'autorizzazione al collegio di riferimento all'interno del meetup di appartenenza. Dopo la prima apparizione c'e' stato un ampio dibattito sul forum, chi chiedeva l'esplulsione per aver violato le regole del movimento (ripeto una regola fondamentale...senza aver neanche reso partecipe prima il movimento), e chi prendeva posizioni piu' possibiliste. Cosa avresti fatto te, rappresentante del Movimento, dopo la seconda, improvvisata e non dichiarata, apparizione? Te lo dico io...un meeting piuttosto lungo ed un dibattito piu' che democratico, che ha portato a maggioranza i parlamentari decidere per l'espulsione. Quanto suona diverso cosi il racconto "dell'epurazione" ??? Quanto appare meno "marachella" questa ora di aver votato Ruby nipote di Mubarak? O di aver abbracciato Alfano dopo aver scelto Marini con accordi notturni facendo imbufalire la tua stessa base ed elettorato?

Io ci spero davvero nel Movimento, uno tsunami che ristabilisca una visione di destra e di sinistra spero anche duramente contrapposte, ma che sappiano se necessario sedersi ad un tavolo e dialogare. Ma su temi veri, no su problemi di pochi nominati da loro e non-eletti da noi per una legge anti-democratica e mai voluta cambiare

Unknown ha detto...

Rispondo alla prima parte, sulla seconda alla prossima pausa :-)!
1 - Presidente Costituzionalista. Sono d'accordo con te. Ma, sbaglio, o è stato Grillo a dire che non lo debba essere per forza? Che non è vero che un presidente della Repubblica debba x forza sapere di Costituzione? Ovviamente, non uso questo per andare contro i candidati proposti da Grillo. È solo l'ennesima constatazione di come Grillo si muova nella confusione più totale ( non generata da lui, su questo siamo d'accordo), ma comunque usi le stesse dinamiche degli altri: un giorno una cosa, un giorno l'alta, alla fine va sempr bene tutto. E no... Io non condivido. Per me le parole hanno e devono avere un peso e non accetto che per i propri fini si possa dire e fare tutto e il contrario di tutto. Anche perché questo Paese, ahimè, dimostra di essere facilmente infatuato dagli slogan e dalle battaglie ideologiche... Ma sempre poco incline ai contenuti.
Pr quanto riguarda i candidati. Rodotá poteva andar bene, ma personalmente non vedo troppe differenze con Napolitqno, in quanto a figure di riferimento. Su Imposimato, piaceva anche a me, sono andato anche a gli incontri organizzati dove l'ho ascoltato e mi ha un po' deluso soprattutto nei modi di proporre le sue "verità" e nel dialogare con le persone presenti ... Da lì sono andato un po' più a fondo e devo dire che sono cresciute le riserve sul suo conto: ovviamente personale posizione, nata da un evento e poi da tanta lettura, quindi, evidentemente parziale.

Unknown ha detto...

- problema accordi tra le parti. Non credo, a prescindere dall'appartenenza, che si possa fare una divisione tra bravi e non bravi, tra onesti e disonesti: non credo, ma soprattutto non la voglio fare, perché non si può pensare in maniera così superficiale una realtà complessa come quella politica. Sono d'accordo con te, la destra non ha saputo rinnovarsi, e personalmente la considero un'occasione persa; trovo, altresì, che la sinistra abbia solo fatto finta di farlo, tra cambio di nome, primarie e parlamentarie si è mossa nei modi, nell'esterioritá, ma non nei contenuti.... E, tra le due parti, non so quale sia più condannabile.
Detto questo, non approvo che la dialettica sul centrodestra venga ridotta solo agli argomenti da te riportati: non è vero, si parla anche di altro e penso tu lo sappia. Il problema, riconosco, è Berlusconi: per lui quelli sono gli Argomenti, e questo, in buona parte, non lo condivido neanche io. Ma proviamo a togliere la sua figura: è del tutto sbagliato pensare ad una riforma della giustizia? Rivedere l'utilizzo dello strumento delle intercettazione, e soprattutto regolamentarne l'utilizzo?siccome c'è lui, allora alcuni problemi passano in sordina: ma ti sembra normale che da uno dei tre poteri dello stato si passi senza alcun problema ad un altro, per poi tornare a proprio piacimento quasi ci fosse una porta girevole? Cioè, il politico, e dico giustamente, non deve ingerire: il magistrato, invece, può fare il politico, avere i suoi contatti, e poi tornare tranquillamente alla sua attività, senza minimamente avanzare il sospetto che possa non operare in assoluta trasparenza e oggettività.

Unknown ha detto...

Perché? Io, mi metterei seduto ad un tavolo per discutere di tutto, ma se dall'altra parte non ci sia chiusura e tabù su certi discorsi solo perché c'è tabù nei confronti di una persona. Mi metterei seduto con un ipotetico dirimpettaglio politico se, dicendo queste cose, non sia subito etichettato come un berlusconiano, un mafioso e via tutte le etichette che in questi casi vengono sputati addosso a chiunque.
Invece, purtroppo, sembra sempre che nel nostro Paese ci sia un mondo, quello di sinistra, adibito a dettare le regole e con una presunta superiorità e onestá intellettuale... Mentre dall'altra parte ignoranti, guerrafondai, mafiosi e fascisti.
Io sono il primo che condanno quanto detto dall'esponente del Pdl sulla cancellieri; ma non posso accettare che siccome quello è così, siccome Berlusconi fa così, allora l'area del centrodestra è mafiosa; le stesse dinamiche sono ben presenti e radicate anche nel PD, perché il malcostume è trasversale più dei governi che si sta cercando di mettere su in queste ore.
Scusa, ma monte paschi, che fine ha fatto? Il silenzio. Vogliamo dirci che il PD sia totalmente estraneo a quanto accaduto? Io non lo penso. Ma non uso questo per dire che non scendo a cercare compromessi in quella parte, perché credo che persona capaci ci siano ovunque...vanno individuate e, possibilmente, incentivate, supportate, spinte, senza cadere in prese di posizioni rigide che, onestamente, non dovrebbero essere caratteristica di nessuno, tantomeno della nostra generazione.
Parli di Fratelli d'Italia e Fini: a parte che accomunare queste due entità la considero una forzatura... A parte questo, considerare il 2% poca roba è uno di quegli esercizi dialettici che, senza volerlo, tante volte facciamo contribuendo a non cambiare mai nulla. Per me la Meloni è competente e soprattutto ha carattere, porta freschezza e ha le caratteristiche del leader ( anche su questo.... Ci sarebbe da aprire una discussione sulla mancanza di leader nel nostro Paese).... La sua è stata una lotta coraggiosa; uscire da un partito perché non si è accettato un cambiamento, peraltro, già votato e ratificato. Ora, non è che tu, da elettore di sinistra, debba votare per lei; ma, non puoi non tenerla in considerazione... Non solo con il voto si dá forza al positivo, si esalta il buono... E lei, stai certo, che parte da destra ma non per parlare solo di legittimo impedimento, di giudici comunisti o conflitto di interessi.