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Astronomo, sommelier, appassionato di montagna e di videogames, quando posso mi diverto a parlare e discutere di politica.

"Caminante, no hay camino, se hace camino al andar"

sabato 20 aprile 2013

Il pd e il partito dalla vocazione suicida

Il pd e' il partito dalla vocazione suicida, non c'e' altra definizione. Oggi sul sito dell'huffington post c'e' un blog di Ivan Scalfarotto, dal titolo emblematico: perche' non ho votato Rodota' . E' bene ricordare che Ivan Scalfarotto e' il vicepresidente dell'assemblea nazionale del partito democratico, non proprio un uomo lontano dalle scelte del pd. E nel suo discorso ci tiene a precisare che Rodota' e' una grandissima figura, ma il punto e' il metodo e la scelta del candidato: accettare la candidatura di Rodota', sarebbe avallare la volonta' del Movimento di soverchiare l'attuale sistema politico basato sulla democrazia rappresentativa.

Bene, comprensibile. Allora mi pongo la domanda che in TANTI si pongono ed a cui nessuno nel pd ha ancora dato risposta: se il pd ritiene davvero Rodota' una figura degna, PERCHE' non averlo presentato come scelta alla prima chiama? O proporlo PRIMA del Movimento? PERCHE'?

Aveva davvero paura il pd di far passare il Presidente alla prima chiama con i voti del Movimento, con Grillo che aveva anche aperto ad intese sul Governo, il tutto a scapito del pdl?

Scalfarotto parla della necessita' di "stabilire un rapporto di rispetto e riconoscimento reciproco e di collaborazione istituzionale" che con il Movimento non c'e'.


E rimane quindi il mistero piu' grande di tutti: e' in base a questo rispetto reciproco che il pd ha pensato ad un accordo sottobanco, nottetempo, con il pdl sul nome di Franco Marini?


Qualcuno provi a spiegare al pd che l'anima del pdl si chiama Silvio Berlusconi, un incandidabile (per usare un eufemismo) che come tale non dovrebbe essere un interlocutore valido all'interno del Parlamento. Il rispetto delle istituzioni non puo' ignorare le figure che le rappresentano.

Sarebbe bastato proporre un nome che non suonasse come un accordo con il pdl. E come risposta Bersani ha scelto di farsi fotografare abbracciato ad Alfano.

E' vero allora che l'eutanasia politica esiste. Questo e' stato un caso, palese, di suicidio assistito. Del PD, assistito al capezzale dai suoi stessi rappresentanti.


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